Le opere che chiamo Dispositivi Sinestetici sono dei dipinti che emettono suoni.
La sigla composta da lettere e numeri indica il nome con cui viene chiamato il
colore utilizzato nel “Color Index” internazionale, compilato e pubblicato dalla
società dei Tintori e Coloristi e dalla Associazione Americana dei Chimici del
Tessuto e dei Coloristi.
I Dipinti emettono suoni grazie ad un hardware da me realizzato che permette di far vibrare il dipinto con l’utilizzo di un eccitatore, così che sia l’opera ad emettere i suoni con la sua intera fisicità. I Dispositivi PR108 e PG50 hanno due suoni diversi che si uniscono nello spazio
espositivo, creando un terzo suono composito che varia a seconda del punto in
cui lo si ascolta.
Dispositivo Sinestetico PY37 è dipinto con pennellate circolari e concentriche che si incrociano l’una sull’altra, se ci si concentra si può notare che ho posiziona-
to delle pennellate diagonali per aggiungere un elemento di “interferenza” nella visione. In questo dipinto il suono è basso e grave, accompagnato da un riverbero ad alta frequenza, antitetico rispetto alla vivacità del colore.
Trovo che i Dispositivi Sinestetici abbiano una funzione opposta rispetto ai Dispositivi Audiovisivi contemporanei, essi hanno la capacità di interrompere il rumore del mondo e trasformarlo in musica, una melodia priva di scansione ritmica, che si muove insieme alla pittura sulla superficie del dipinto.